Spalla

Lesione cuffia dei rotatori
La cuffia dei rotatori è quel distretto anatomico costituito dai tendini di quattro muscoli che collegano la scapola alla testa dell’omero e la mantengono compressa e centrata sulla superficie articolare della scapola (glena).
La lesione della cuffia dei rotatori è la lacerazione o strappo di questi tendini con disinserzione dalla superficie ossea.
Le cause di tale degenerazione sono da ricondursi all’attività quotidiana, lavorativa e a quella sportiva.
Le lesioni dei tendini della cuffia dei rotatori sono molto comuni a partire dalla 5°decade d’età.
Tali lesioni interessano maggiormente il tendine sovraspinato e il tendine bicipite.
Anche le zone sane limitrofe al danno tendineo sono sottoposte a maggiore tensione durante il movimento e sono soggette ad ischemia per ridotto apporto vascolare con conseguente estensione della lesione.
Una volta stabilita la rottura del sovraspinato, altri tendini andranno incontro a progressiva degenerazione la quale, determinerà la risalita della testa omerale, alterando così la funzionalità biomeccanica della spalla.
Il paziente avvertirà dolore urente, in misura maggiore durante le ore notturne.
Il dolore insorge sia per il danno da contrattura muscolare riflessa, che progressivamente si estenderà in tutto il contesto tendineo; sia per la risalita della testa dell’omero contro l’acromion, che contribuirà ad un ulteriore lacerazione tendinea dell’articolazione della spalla ( Impigement sub acromiale).
La chirurgia “moderna” permette di riparare la cuffia dei rotatori in artroscopia con incisioni di pochi millimetri, reinserendo i tendini in sede ossea anatomica con viti (ancorette) che si integrano a fili passati attraverso i tendini lesionati in modo da permettere l’ancoraggio del tendine all’osso.
E’ previsto un ricovero ordinario di tre giorni, il paziente nel periodo post-operatorio dovrà mantenere un tutore per 30 giorni, al fine di tale periodo, inizierà un piano fisioterapico-riabilitativo.
Artrosi di Spalla
L’artrosi di Spalla, definita Artropatia Gleno-Omerale, si manifesta quando le superfici articolari della glena e della testa omerale vengono danneggiate per usura o a seguito di un trauma impedendo ai capi articolari di scorrere senza attrito.
Le superfici articolari possono andare incontro ad erosioni a causa di diversi fattori, tra cui si evidenziano quelli congeniti, metabolici, eventi traumatici e degenerativi, fattori vascolari, infettivi e infiammatori.
A seconda del tipo di artropatia (degenerativa, infiammatoria, da lesione massiva dei tendini della cuffia dei rotatori), si avrà un tipo di usura della cartilagine articolare della spalla che potrà riguardare la glenoide della scapola, la testa dell’omero e l’osso subcondrale.
L’Artropatia Gleno-Omerale è una patologia che si manifesta a partire dai 60 anni d’età.
Generalmente all’esordio della malattia il paziente avvertirà dolore notturno urente, crepitii durante il movimento del braccio accompagnati da grave limitazione della funzionalità articolare ed ipotrofia del muscolo deltoideo.
La terapia medica, infiltrativa e la riabilitazione possono in qualche caso migliorare la condizione clinica, in altri invece, si assisterà ad un aumento del dolore e della rigidità del movimento.
In questi ultimi, ai fini della guarigione, si renderà necessario trattare l’articolazione chirurgicamente, sostituendola con la Protesi Inversa Totale di Spalla.
L’intervento prevede un periodo di tre giorni di degenza ospedaliera, cui farà seguito un periodo riabilitativo.